Un momento di svolta per la parità dei sessi in Italia. A dare il cognome ai figli non sarà più solo il padre, ma anche la madre. “È arrivato il momento di dare ai propri figli il cognome della madre”. È quanto afferma la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti, che ospite ad un convegno ha detto che “anche accogliendo alcune indicazioni della Corte, penso sia venuto il momento che il legislatore si faccia pienamente carico e porti a compimento il percorso necessario sul tema del cognome materno, e quindi della possibilità della scelta di consegnare alla storia in qualche modo il nome delle donne”.
La Bonetti era ospite al convegno organizzato dalla Rete per la parità ‘Verso la parità formale e sostanziale: Gli strumenti. A 60 anni dalla sentenza della Corte costituzionale che apri le principali carriere alle donne’. “Siamo nella fase in cui è importante darci degli obiettivi riguardo alla denatalità e soprattutto partire: l’Istat prevede di andare sotto i 400mila nati il prossimo anno. La strada va iniziata ed aperta. L’assegno unico e universale già nella misura ponte che parte a luglio cambia approccio e dal terzo figlio aumenta in modo significativo per tutti i figli. In Francia questa scelta ha pagato” ha aggiunto la Bonetti.
Come dai ai figli il cognome della madre
Al momento in Italia non è possibile per una mamma dare al figlio il proprio cognome. Esiste la sola opzione del doppio cognome.
L’Art. 262 del Codice Civile afferma che “Il figlio [naturale] assume il cognome del genitore che per primo lo ha riconosciuto. Se il riconoscimento è stato effettuato contemporaneamente da entrambi i genitori il figlio [naturale] assume il cognome del padre. Se la filiazione nei confronti del padre è stata accertata [269 ss.], o riconosciuta [250] successivamente al riconoscimento da parte della madre, il figlio [naturale] può assumere il cognome del padre aggiungendolo o sostituendolo a quello della madre”. Una imposizione inequivocabile. Nei confronti della quale oggi, in Italia, ci sono delle opzioni, innanzitutto quella doppio cognome.