Gianluca Pecchini, direttore generale della Nazionale Italiana Cantanti si è dimesso dopo la bufera scatenata per aver cacciato dal tavolo, durante la cena prima dell’evento, la 22enne Aurora Leone, convocata insieme ai The Jackal. Era stata propria la giovane donna a raccontare l’accaduto, sostenuta da Ciro Priello, presente alla serata.
“La Nazionale Italiana Cantanti – scrive Pecchini in una nota – è amareggiata profondamente e si scusa di quanto accaduto ieri sera durante la cena ad Aurora Leone. La nostra è una storia di 40 anni di inclusione e di solidarietà, periodo nel quale siamo sempre stati in prima linea a sostenere i deboli e i diritti di tutti. Oggi a Torino si gioca una partita importante, ogni 100.000 euro in meno raccolti sono 15 diagnosi in meno e 15 potenziali morti in più. Siamo profondamente addolorati di questo grande equivoco in quanto in 40 anni non ci siamo mai trovati a dover gestire una simile situazione. Per tutte queste motivazioni, io, Gianluca Pecchini, dirigente della Nic, mi assumo la responsabilità di quello che è accaduto dimettendomi dal mio incarico in attesa di parlare personalmente con Aurora Leone”. “Ci tengo però a sottolineare a scanso di equivoci, che nessun artista si è reso conto dell’episodio in questione; i presenti si sono accorti di quello che stava accadendo nel momento in cui Aurora e Ciro si sono alzati per andarsene via”.
Tutto era iniziato alla cena quando i The Jackal avevano preso posto al tavolo. A quel punto il dg della nazionale aveva espresso in tono appassionato le sue remore sulla presenza di Aurora, in quanto donna, a quel tavolo di giocatori. «Io e Ciro ci siamo seduti al tavolo con la Nazionale Cantanti, e una volta seduti lì l’organizzatore Pecchini è venuto e ci ha detto che non potevamo stare seduti lì. O meglio – continua Aurora -, ha detto che io non potevo stare seduta lì. Abbiamo pensato che ce lo stesse dicendo perché siamo della squadra avversaria». Ma «quando facciamo per alzarci – continua Ciro – l’organizzatore Pecchini dice ‘no, no, tu puoi restare. È solo lei che non può rimanere al tavolo dei giocatori». A quel punto Aurora chiede spiegazioni, «e lui – afferma – mi dice ‘sei una donna, non puoi stare seduta qui, queste sono le nostre regole. Ho detto guardate che io non sono l’accompagnatrice di Ciro, io sono stata convocata così come Ciro. Lui mi ha detto ‘non mi far spiegare il motivo per cui non puoi stare qui, alzati e mi ha invitato a sedermi a un altro tavolo. Al che Ciro – continua il racconto – si è seduto con me a un altro tavolo e dopo ci ha chiamato in disparte credo il direttore generale della Nazionale Cantanti, il quale parlando con noi ci ha detto ‘c’è stato un problema, voi non potevate stare lì perché eravate della squadra avversaria».
Quando i due però hanno evidenziato il vero motivo per cui erano stati cacciati dal tavolo gli è stato risposto «ha detto “vabbè ma tu mica giochi, tu sei qui come accompagnatrice”, ho risposto che ho la convocazione stampata e mi hanno chiesto la taglia dei completini». La replica? «I completini te li metti in tribuna, da quando in qua le donne giocano?», spiega Aurora che poi racconta come siano stati cacciati dall’albergo e come i cantanti presenti alla scena, fra cui Eros Ramazzotti e Andro, abbiano chiesto scusa per un accaduto che «ha dell’assurdo, del paradossale. La mia presenza lì era al pari di quella di Ciro».
Moltissimi partecipanti hanno preso le difese di Aurora come Eros Ramazzotti che aveva fatto sapere di non scendere in campo se la situazione non si fosse chiarita. Il supporto è arrivato però da tutti i fronti, dalla musica con Fedez alla politica con Laura Boldrini. La Nazionale Italiana Cantanti prima ha provato a difendersi con un post sui social, poi lo ha rimosso e ha fatto sapere delle dimissioni di Gianluca Pecchini.