I genitori si chiedono perché i bambini fanno i capricci con loto? E come mai questo avviene intorno ai 2 anni d’età? Tra i 2 e i 3 anni, a seconda della maturità del bambino e della soggettività della sua fase evolutiva, interviene un importante cambiamento: il cucciolo d’uomo incomincia a riconoscere se stesso.
Perché i bambini fanno i capricci?
Il bimbo si distingue dalla mamma attraverso la percezione di proprie sensazione ed emozioni, ma anche attraverso una nuova consapevolezza dei propri pensieri. È questa l’età in cui il bambino inizia a riflettere su ciò che si muove intorno a lui; anche se il pensiero critico è ancora lontano, il piccolo già osserva, metabolizza, imita, ripensa e comprende. In questa fase i bambini capiscono che le azioni hanno delle conseguenze. Vuole quindi farsi valere.
La risposta migliore ai capricci è: “Usare sempre la calma!”. Urlare o arrabbiarsi a propria volta non serve, all’opposto apre un circolo vizioso capace di coinvolgere l’intero nucleo familiare. Ricordate che un capriccio risolto in una lite allontana genitori e figli, mentre uno risolto in pace rappresenta un’occasione di avvicinamento e unione.
La cosa importante è dare delle regole uguali per la mamma e per il papà, farle seguire con imposizione e non cedere mai.
Ma soprattutto come mai i bambini fanno più capricci con la mamma? Quando stanno con gli estranei o quando sono all’asilo ci riferiscono che sono degli angioletti, ubbidienti ed educatissimi; quando invece sono con noi, ci verrebbe da chiederci dove abbiano imparato l’educazione. “E’ normale anche questo ed è dovuto principalmente al fatto che i bambini con la mamma hanno la maggiore confidenza” sottolinea Rosanna Schiralli a Nostrofiglio.it. “D’altronde anche noi adulti, quando siamo arrabbiati o nervosi per qualunque cosa, tendiamo a sfogarci con le persone che amiamo di più, semplicemente perché sono quelle alle quali ci sentiamo liberi di poter mostrare parti nostre che agli altri tendiamo a nascondere”.