Raffaella Carrà ha maturato, grazie al suo lavoro, un patrimonio di tutto rispetto. Più volte sono sorte polemiche per i suoi guadagni stellari, soprattutto comparati alla tv di quegli anni in cui diventava famosa. Si è sempre giustificata chiarendo di fare un lavoro meno semplice di quello che appariva, coinvolgere i telespettatori non è cosa da poco, soprattutto quando hanno la possibilità di scegliere.
Con la sua morte si apre la questione patrimoniale, tuttavia sembra già chiaro come sarà diviso il tutto. Una fetta andrà sicuramente ai suoi nipoti Matteo e Federica, di cui si è presa cura come se fossero figli, dopo la morte del fratello a 56 anni per un tumore al cervello. Un’altra parte sicuramente andrà al compagno, il regista Sergio Japino, colui che ha annunciato il decesso della Carrà. Ma una parte dei suoi fondi sarà sicuramente destinata ai bambini, quelli che la soubrette tanto amava e al suo programma per le adozioni, che l’aveva portata anche a condurre un programma televisivo, Amore.
Oltre le somme maturate negli anni, andranno divise la villa a Roma, dove attualmente viveva in via Nemea 21. Una zona lussuosa dove vivono tutti personaggi famosi, di tipo residenziale con molti parchi e giardini. La casa su tre livelli, con finiture e mobili di lusso, vanta anche una piscina tra le palme. La casa sorge vicino quella di Gianni Boncompagni, che potrebbe essere coinvolto nel testamento. In Toscana altre due ville di lusso, una nel verde di Cala Piccola nel Monte Argentario e un’altra a Montalcino, Siena.