Con l’avvicinarsi della fine del mese di ottobre arriva anche il consueto appuntamento con l’ora solare. Il cambio dell’ora avverrà nella notte tra sabato 30 e domenica 31 ottobre. All’atto pratico vuol dire che alle 3 di notte le lancette dell’orologio si sposteranno indietro di un’ora.
Ma quali effetti ha questo spostamento in avanti (ora legale) o indietro (ora solare) sul nostro organismo e sulla nostra salute? Ne parla la Dott.ssa Carolina Lombardi, specialista in Medicina del Sonno di Auxologico.
Che cos’è l’ora solare?
Lo scopo principale dell’introduzione di questi due tipi di orario è stato quello di sfruttare al massimo le ore di luce naturale, con potenziale risparmio anche economico. Questa regola è stata introdotta quando il mondo aveva altri ritmi e altre esigenze: oggi secondo molti non è più necessaria. In seguito a una decisione del Parlamento Europeo, ogni Stato potrà decidere se continuare a effettuare il cambio tra ora solare e ora legale oppure no: la Commissione Europea propone che entro ottobre 2019 ogni stato europeo decida se adottare, durante tutto l’anno, l’ora solare oppure quella legale.
Quali sono gli effetti sulla salute dell’ora solare?
Ma cosa ne pensano i medici? Sicuramente, avere dei ritmi più costanti tutto l’anno può essere vantaggioso per la salute: l’uniformità dei ritmi circadiani fisiologici (ritmi cioè caratterizzati da un periodo di circa 24 ore) e il rispetto di tempistiche coerenti con il ritmo ambientale, che seguano l’alternarsi naturale della luce e del buio, sono molto ideali per il nostro corpo. Il nostro organismo è progettato per seguire questi ritmi e ogni variazione, anche di una sola ora, come avviene con il passaggio da ora legale a ora solare e viceversa, può influenzare la secrezione di ormoni e la qualità del sonno e della veglia.
Il rispetto o meno di questi ritmi naturali ha inoltre effetti sensibili sulla pressione arteriosa e la frequenza cardiaca.Gli esperti di medicina del sonno sono dunque in maggioranza concordi: eliminare il passaggio dall’ora solare all’ora legale e viceversa farebbe bene alla salute.
Nelle persone che hanno già difficoltà con il sonno ovviamente avere un “fuso orario artificiale” può rendere più difficoltoso rispettare i propri tempi di addormentamento e di risveglio. Se si dorme con maggiore difficoltà, e comunque il nostro organismo è settato su un ritmo anticipato o posticipato di un’ora rispetto alla vita quotidiana, anche la concentrazione può risentirne.
Ci sono diversi studi, soprattutto nord europei, sulla correlazione tra il passaggio tra ora solare e ora legale e le patologie cardiache. In particolare uno studio dell’Università di Stoccolma riportava un’incidenza del 4% in più di attacchi cardiaci nella settimana successiva all’introduzione dell’ora solare, in prevalenza nelle persone più anziane.
Ma gli effetti del cambio d’ora si possono constatare anche sul nostro umore: con l’ora legale infatti fa buio prima e l’esposizione alla luce solare è fondamentale da tutti i punti di vista:
- per il metabolismo dell’osso;
- per la regolazione del ritmo circadiano sonno-veglia;
- per il nostro umore.
Nei paesi dove si passano molti mesi all’anno in condizioni di bassa luminosità sicuramente si ha anche un tasso maggiore di disturbi dell’umore soprattutto in senso depressivo.
Il tempo richiesto dall’organismo per adattarsi alle nuove condizioni è sicuramente soggettivo: dipende dalla condizione di sonno da cui partiamo, dai nostri schemi lavorativi e dalla possibilità o meno di adeguarsi a tutto tondo ai nuovi orari.
Come rimediare agli effetti del cambio d’ora sulla salute?
Il consiglio è quello di cercare di spostare tutte le nostre attività assecondando il nuovo schema: questo permette al nostro organismo, con modalità individuali di riadattarsi il più in fretta possibile.