L’odore è uno degli istinti che l’evoluzione non ha modificato. Non c’è differenza tra uomo o animale, tutti quando sentiamo un odore specifico lo associamo a qualche persona in particolare o a uno stato emotivo specifico. La costruzione del legame tra una mamma e il suo bambino nasce molto presto, quando il neonato si trova ancora nell’utero, ed è dovuta allo scambio di ferormoni e odori, oltre ai segnali chimici.
L’odore della mamma non si dimentica più
Il rapporto prematuro, oltre all’amore incondizionato e alla fortissima componente emozionale, permette al bambino di rimanere molto legato all’odore della sua mamma, che ha anche un effetto calmante su di lui, ed è uno dei primi che impara a riconoscere. Soprattutto nei primi giorni di vita, la vista dei neonati, non è molto sviluppata e loro presentano una limitata capacità di riconoscere visi e oggetti, che subentra solo tra il quarto e il quinto mese di gravidanza.
L’udito e l’olfatto, invece, sono più potenziati e hanno una forte componente emotività, per questo per far smettere di piangere un bambino, spesso basta che la mamma gli parli o che renda distinguibile il suo odore e calmandolo istantaneamente.
L’odore della mamma si rafforza durante l’allattamento
Il riconoscimento dell’odore naturale della mamma si rafforza molto durante l’allattamento perché il neonato lo assorbe dal capezzolo e delle ghiandole delle ascelle della mamma, riconoscendo anche il seno come “suo”.
Per i più piccoli è più rassicurante poter sentire l’odore naturale della mamma, se lei utilizza creme o profumi specifici, questi rimarranno sempre impressi nella sua memoria olfattiva e verranno associati per tutta la vita ad una sensazione di affetto e rassicurazione. Questo riconoscimento olfattivo, rimarrà indelebile nella nostra memoria e verrà associato, anche inconsciamente ai momenti felici che abbiamo passato con la nostra mamma, durante i quali ci siamo sentiti amati e protetti, scatenandoci, anche delle emozioni molto forti e facendoci sentire istintivamente al sicuro.