Mentre l’Italia apre le vaccinazioni agli adolescenti e procede spedita, gli altri paesi si orientano diversamente. In particolare la Germania che ha scelto di bloccare l’utilizzo di Pfizer per la fascia di età tra i 12 e i 17 anni.
La decisione è stata presa da Stiko, il Comitato permanente per la vaccinazione, che ha stabilito come non sia consigliabile vaccinare bambini e adolescenti se non presenti patologie pregresse che pongono gli stessi in una situazione di rischio elevato. Presto in Italia potrebbe arrivare anche l’autorizzazione per procedere tra i 6 e i 12 anni “Lo studio pediatrico che sta valutando la sicurezza ed efficacia del vaccino Covid di Pfizer/BioNTech nei bambini tra 6 mesi e 11 anni è in corso”, si leggeva il 29 maggio nella nota redatta da Pfizer e Bion Tech, che si aspettano di poter “presentare richiesta di autorizzazione all’uso di emergenza, per esempio negli Usa, o richiesta di una variazione all’autorizzazione condizionata al commercio, per esempio in Europa, per le due coorti 2-5 anni e 5-11 a settembre”. Un pronunciamento per la fascia dei più piccoli, tra 6 mesi e 2 anni, è invece “attesa nel quarto trimestre” dell’anno, quindi tra ottobre e dicembre.
Per il rientro a scuola si avvierà quindi la campagna anche ai più piccoli ma saranno ancora necessarie le precauzioni e il distanziamento “l’architrave del discorso scuola, per riaprirla in massima sicurezza in presenza, è quello della vaccinazione, poi continueremo con il tracciamento e il diradamento. Per questo all’inizio del prossimo anno scolastico sarà necessaria ancora la mascherina insieme ad ulteriori misure per mitigare i rischi” ha spiegato Figliuolo.