Le donne, che vivono ancora una battaglia salariale con gli uomini e spesso ne subiscono le conseguenze anche in termini di posizioni, spesso relegate solo ad alcuni ruoli, hanno invece una grande leadership e riescono, molto più degli stessi uomini, nelle posizioni di comando.
Uno studio per Peterson Institute for International economics ha analizzato 21.980 imprese di 91 Paesi. I ricercatori americani hanno segnalato come le aziende, con almeno il 30% di board composto da donne, avessero un incremento del 6% del netto annuo. In Italia sono state monitorate 196 aziende di varie dimensioni e il Paese si è piazzato terzo, dopo Norvegia e Lettonia. Uno dei casi più interessanti è quello di Pomellato che fornisce uno spaccato sulla realtà italiana di grande interesse. Sabina Belli è diventata Ceo del Gruppo dopo essere stata brand manager per Armaci e Vice Presidente di Bulgari. La missione era portare il marchio ad essere tra i primi dieci globali nel settore gioielli.
L’idea di fondo alla scelta dei vertici di Kering, global Luxury Group proprietario di Pomellato, Gucci, Bottega Veneta, Balenciaga e molti altri è stato non solo puntare su un curriculum di tutto rispetto ma di aver visto lungo su quel qualcosa in più. Le donne mediamente lavorano più degli uomini, sono più preparate e meglio formate.