Per molto genitori l’alimentazione dei bambini è un vero e proprio cruccio. Molti non sanno con esattezza come regolarsi per dare da mangiare ai piccolini e spesso si rivolgono a nutrizionisti e dietisti per avere delucidazioni, oltre che ai pediatri ovviamente. I bambini, fino ai 3 anni, non devono infatti assolutamente ingerire alcuni alimenti in particolare e, in generale seguire una dieta sana ed equilibrata.
Ma quali sono le raccomandazioni per l’alimentazione dei bambini?
Se apprese fin da piccoli, le cattive abitudini alimentari, possono essere estremamente dannose per la salute ed ecco perché possono predisporre a diverse malattie, come ipertensione, arteriosclerosi, obesità, diabete e alcuni tumori. A parlare di alimentazione sana in età infantile, come riporta il sito Nostrofiglio.it, è Giuseppe Morino, responsabile dell’Unità di educazione alimentare dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Ecco, dunque, come dovrebbe essere l’alimentazione del bambino tra 1 e 3 anni.
Le madri possono decidere di allattare quanto vogliono, mal’Organizzazione Mondiale della Sanità suggerisce di continuare fino ai due anni. Dopo il primo anno di età però il latte materno o quello di crescita ormai non è più l’alimento principe della dieta infantile. Il bambino dovrà mangiare un po’ di tutto e spesso sarà incuriosito e vorrà assaggiare quello che mangiano i genitori. Nulla che un buon coltello non può risolvere. Tagliare il cibo che un adulto mangia per farlo assaggiare. Sun bambino è un buon passo per evitare problemi come il soffocamento.
La prima raccomandazione da parte dei pediatri per i genitori è quindi quella di dare il buon esempio a tavola prediligendo il consumo di cibi sani quali carne bianca, frutta e verdura di stagione. Cereali non raffinati, ma semplici. Bisogna inoltre considerare che i bambini devono avere la possibilità di sperimentare tutti i gusti per trovare quello che più amano mangiare, o quello che non vogliono.
Come devono crescere i bambini da un anno a due anni
Il modello di riferimento del menu resta quello della dieta mediterranea. Modello alimentare che prevede tanta frutta e verdura, accompagnata da cereali e legumi, latte e derivati alternati a pesce, carne e uova, e olio extra vergine di oliva come condimento. Come evidenziato dal progetto Buone pratiche per l’alimentazione e l’attività fisica in età prescolare, finanziato dal Centro per il Controllo delle Malattie del Ministero della Salute nell’ambito del Programma europeo Guadagnare Salute, se nel corso del primo anno di vita la velocità di crescita è tale da far triplicare il peso in soli 12 mesi, le cose poi cambiano. Nel secondo anno la crescita procede a ritmi più lenti e si riduce il fabbisogno calorico per chilo di peso (circa 90 calorie per chilo di peso corporeo).